Solitamente tutti noi siamo abituati a scrivere i nostri documenti con processori di testo come Open Office Writer, Microsoft Word (spero di no), ed altri editor del tipo WYSIWYG (What You See Is What You Get, ovvero "ciò che vedi è ciò che ottieni), che ci danno un immagine a schermo della pagina così come verrà stampata.

Questo approccio di lavoro può essere positivo per alcuni versi, ma negativo per altri: quante volte avete perso giornate intere a studiare disperatamente quanti spazi inserire per far allineare quella parola a quell'altra, per far trovare il piè di pagina sotto la pagina giusta, per poi aggiungere un rigo in una pagina precedente e vedervi sfumare sotto gli occhi tutto il lavoro fatto? Inoltre, se dovete sfornare un lavoro di stampo tecnico scientifico, gli strumenti che avete a disposizione non sono un granchè: l'indice che va fatto a mano, le formule che graficamente fanno paura e ribrezzo, riferimenti a varie pagine da trovare a mano..

In questi casi, lasciamo che il pc si preoccupi dell'aspetto, e spendiamo il nostro tempo a creare del contenuto di qualità!

In questo senso, ci può venire in aiuto il linguaggio di markup LaTeX (leggesi latek), che ci permette di affrontare le stesure di documenti concentrandoci solo su ciò che vogliamo scrivere: a renderlo bello ci pensa lui.
All'inizio è un pò difficile abbandonare il metodo di lavoro usuale (se volete un salto un pò meno drastico provate LyX, presente nei repository di molte distribuzioni) ma una volta entrati nell'ottica non potrete più farne a meno, e riuscirete a produrre documenti di qualità eccellente in pochissimo tempo.
Bando alle ciance ed iniziamo!

Le basi del LaTeX.

Innanzitutto dobbiamo avere il nostro "compilatore" latex, per fare questo nelle distribuzioni basate Debian basta scrivere in riga di comando
sudo apt-get install texlive-latex-base
Adesso apriamo un editor di testo: consiglio Gedit, che tramite l'opzione Visualizza -> Modalità di evidenziazione -> Markup -> Latex vi permette di rendere più leggibile il sorgente che andrete a scrivere; adesso create e salvate un file che abbia estensione .tex, nel mio caso il file è doc.tex.
Adesso scriviamo queste righe nel file:
\documentclass{article}
\title{Primo documento in Latex}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Questo è il nostro primo documento in LaTeX, vediamo come automaticamente il programma ha creato un rientro per rendere leggibile (e professionale) il nostro articolo).

Inoltre l'andare a capo, viene interpretato come un inizio di un nuovo paragrafo, infatti la riga vuota sopra non viene stampata. Anche mettere    mille     spazi non fa differenza, perchè LaTeX ne scriverà uno solo. Daltronde, a che servono troppi spazi??

% E come ogni linguaggio che si rispetti ci sono i commenti! (come questo)
\end{document}
Adesso apriamo un terminale e scriviamo
latex doc.tex
Abbiamo appena creato un file doc.dvi, presente nella stessa cartella di doc.tex, che è il nostro documento pronto! Se volete il documento in pdf vi basta scrivere
pdflatex doc.tex
Stupendo no? E siamo ancora agli inizi. Cerchiamo comunque di capire cosa è successo.
Prima di \begin{document} abbiamo detto al latex chi sono titolo (con \title{}), autore (\author{}) e data di creazione del documento (\date{}), questi dati vengono memorizzati in variabili e conservati; poi inizia il documento vero e proprio (con \begin{document}) e facciamo stampare a latex titolo, autore e data tramite il comando \maketitle. Poi inizia il testo, bisogna ricordare alcune cose: quando latex vede almeno una riga vuota la interpreta come nuovo paragrafo, inoltre non interessa quanti spazi scrivete tra due parole, questi verranno sempre considerati come uno spazio solo! Inoltre, la riga dopo il carattere % viene considerata commento, e quindi non stampata nel file.

Siete ora pronti per approfondire un pò la scrittura di documenti in LaTeX

Sezioni ed Elenchi.

A meno che non stiate scrivendo la lettera per la vostra amata (ma vi assicuro, col Latex si fa anche questo, e bene!), avrete spesso bisogno di dividere il vostro documento in sezioni e sottosezioni: niente di più semplice! Una sezione si crea con \section{Nome Sezione}, mentre per fare le sottosezioni è necessario la scrittura di \subsection{Nome sottosezione}, ah per chi interessa esiste anche \subsubsection, e \subsubsub...

Inoltre spesso avremo la necessità di creare elenchi numerati e non. Ogni elemento di un elenco va scritto come
\item Testo dell'elemento
Per gli elenchi numerati la scrittura degli \item va posta tra \begin{enumerate} e \end{enumerate}, per quelli puntati tra \begin{itemize} e \end{itemize}.
Infine potete utilizzare gli item per fare delle descrizioni, sfruttando questa sintassi
\begin{description}
\item[elemento1] descrizione elemento1
\item[elemento2] descrizione elemento2
.....
\end{description}
Per far capire come usare tutto questo proviamo a scrivere un documento che spieghi ad un utente Ubuntu come creare uno screenshot del proprio desktop:
\documentclass{article}
\title{Screenshot Ubuntu}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   In questo documento spiegher\'o i passi fondamentali per salvare uno screenshot del vostro desktop

   \section{Acquisire l'immagine}
   Preparare il desktop per l'acquisizione dell'immagine e poi seguire i seguenti passi
   \begin{enumerate}
      \item Aprire il programma "Cattura Schermata" da Applicazioni, Accessori.
      \item Cliccare su cattura schermata
      \item Rinominare il file a piacere e poi cliccare su salva
   \end{enumerate}

   \subsection{Altre opzioni}
   Il software Cattura Schermata offre anche altre opzioni:
   \begin{description}
      \item[Cattura la finestra corrente] Cattura solo la finestra attualmente aperta.
      \item[Cattura un area selezionata] Permette di creare un rettangolo virtuale sullo schermo, che delimiter\'a l'area di cattura del software.
      \item[Cattura dopo un ritardo di] Vi permette di inserire il valore di secondi che desiderate trascorrano tra il momento in cui premete il pulsante "Cattura Schermata" al momento in cui il software catturer\'a l'immagine.
   \end{description}

   \section{Altri Tools}
   Vi sono altri tools installati di defaul in Ubuntu, che vi consiglio di provare, tra i quali
   \begin{itemize}
      \item Analizzatore di utilizzo del disco
      \item Calcolatrice
      \item Note Tomboy
   \end{itemize}

% Ammazza che figo latex!
\end{document}

Inseriamo le Figure.

Adesso vediamo come inserire figure all'interno di un documento LaTeX. Innanzitutto necessitiamo dell'inclusione del pacchetto graphicx, il che si può fare scrivendo \usepackage{graphicx}; adesso necessitiamo di un immagine che deve necessariamente trovarsi all'interno della cartella contenente il file .tex su cui stiamo lavorando, e per includere l'immagine useremo il comando \includegraphics{nomeimg}[tbh]: Attenzione! L'immagine deve essere in formato EPS, quindi convertitela (magari con GIMP o Inkscape). Infine, possiamo creare un riferimento all'immagine all'interno del testo con il comando \ref{nomeimg}; vediamo:
\documentclass{article}
\usepackage{graphicx}
\title{Prova Immagine}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Quisque ultricies, nulla a fermentum lobortis, elit urna luctus lectus, eu convallis nisl mauris ac ante. Aliquam vitae dui at lorem varius commodo. Praesent accumsan, quam venenatis fermentum fringilla, lacus ligula luctus lacus, eu fermentum lorem ligula quis tellus.
  \begin{figure}[tbh]
  \includegraphics{tux.eps}
  \caption{\label{tux}Il nostro pinguino in formato RAP}
  \end{figure}
  Se questa fosse una relazione scientifica dovrei dire: "Come potete constatare nell'immagine \ref{tux} la situazione dei pinguini sta raggiungendo livelli spaventosi!

% Ammazza che figo latex!
\end{document}

Tips and Tricks.

Avverto in anticipo che in questo post mostrerò solo l'1% di quello che latex può fare, ma non posso non parlarvi delle due cose che più mi fanno amare questo linguaggio di markup.

In primis, le macro! Se abbiamo un comando che ripetiamo spesso, ma che è lungo da digitare, latex ci permette di creare unaa macro per evitare di scrivere ogni volta una mezza cantica di divina commedia, sfruttando il comando \newcommand ed pacchetto xspace (per una questione di spazi); ecco un esempio:
\documentclass{article}
\usepackage{xspace}
\title{Prova newcommand}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   \newcommand{\scf}{supercalifragilisticch\'espiralitoso}
   Grazie a questa fantastica funzione io posso scrivere \scf, \scf, \scf e \scf 4 volte scrivendo appena 16 lettere!

\end{document}

Un altra cosa che mi fa impazzire di latex sono le note a piè di pagina! Mi raccomando, non fatevi prendere la mano come me, non usatele al posto delle parentesi :P Comunque sia, il comando per generare una nota a piè di pagina è \footnote{testo}; vediamolo all'opera:
\documentclass{article}
\title{Test delle note a pi\'e pagina}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Sono pienamente consapevole\footnote{E lo dico senza alcuna vergogna} che una volta che vi avrò insegnato come usare le note a pi\'e di pagina la met\'a dei vostri documenti avr\'a mezza pagina di testo e mezza di note\footnote{Questo se tutto andr\'a bene...}
  
   Buon divertimento con LaTeX! 

\end{document}


Adesso avete avuto una buona infarinatura di LaTeX, per vedere cosa è capace di fare dopo un pò di pratica e per approfondire, potete trovare a questo indirizzo la guida L'arte di scrivere con Latex, scritta naturalmente... in Latex ;)

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2 Reply to "Tu pensa al contenuto, all'aspetto ci pensa LaTeX"

  • Anonimo on 12 settembre 2009 alle ore 04:38

    Per evitare di dover scrivere per esempio pi\'e per fare la e accentata ti consiglio di usare usare la codifica uft-8 con il pacchetto
    \usepackage[utf8]{inputenc}
    così non devi preoccuparti per gli accenti e i caratteri speciali, ti basta scrivere piè normalmente :)

     

    Mispy on 12 settembre 2009 alle ore 06:06

    Non lo conoscevo :) grazie per la segnalazione!

     
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