Noi tutti utenti pinguinesi dobbiamo il nostro OS all'inventiva di Linus Torvalds, che nel 1991 decise di mettersi davanti ad un computer e scrivere il primo kernel.




Oggi, il papà vede il suo 18enne figlio-pinguino troppo "obeso, enorme e spaventoso". Con queste parole Linus ha commentato l'attuale kernel durante il LinuxCon 2009, ricordando che ogni giorno si aggiungono circa 11mila righe di codice, e 5000-6000 circa di queste vengono ogni giorno cancellate da Linus & co, per un totale di 2,7 milioni di righe di codice messe su dal pinguino negli ultimi 10 anni.

Il pioniere del software libero, inoltre, si dichiara inerme di fronte alla crescita esponenziale cui sta assistendo, affermando che non si tratta di "una situazione accettabile: accettabile ed evitabile sono due cose diverse. È inaccettabile ma è probabilmente anche inevitabile".

Linus, insomma, si pone in disaccordo con la piega presa da quel sistema operativo che all'epoca della sua creazione fù progettato come "leggero e super efficiente".
Questo è il risvolto della medaglia dell'attuale crescente affermazione di Linux nei mercati mondiali dell'IT, nei quali si sta ormai facendo strada con voce sempre più forte.

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