A tutti i miei colleghi universitari che come me oggi hanno ricominciato le lezioni (mentre c'è chi ancora si gode un pò di vacanze :P): in bocca al lupo!


A me questo semestre tocca combattere con:
  • Automatica
  • Disegno Tecnico Industriale
  • Strumenti per l'analisi dei segnali biomedici
  • Meccanica
  • Elettronica
Qualora a qualcuno interessasse sapere come è organizzata la giornata di un laureando in ingegneria biomedica al primo semestre del secondo anno può dare un occhiata al mio sfondo/orario che ho creato.
Leggi tutto...

| edit post
Ho combattuto giorni interi per cercare di avere l'audio sul mio HP DV6-1124EL, e finalmente sono incappato in questa ottima guida che consiglio a tutti quelli che hanno il mio stesso problema, e che trascrivo qui:



Abilitazione dell'audio con lìHP DV6-1124EL in Ubuntu 9.04

Iniziamo sostituando Alsa 1.0.18 con 1.0.20
$ sudo apt-get -y install build-essential ncurses-dev gettext xmlto
$ sudo apt-get -y install linux-headers-`uname -r`


Scaricate i 3 file di Alsa dentro la cartella /usr/src :
$ sudo wget ftp://ftp.alsa-project.org/pub/driver/alsa-driver-1.0.20.tar.bz2 -P /usr/src
$ sudo wget ftp://ftp.alsa-project.org/pub/lib/alsa-lib-1.0.20.tar.bz2 -P /usr/src
$ sudo wget ftp://ftp.alsa-project.org/pub/utils/alsa-utils-1.0.20.tar.bz2 -P /usr/src


Scompattate il tutto dentro la cartella /usr/src/alsa però prima dovete crearla:
$ sudo mkdir /usr/src/alsa
$ sudo tar xjfv /usr/src/alsa-driver* -C /usr/src/alsa
$ sudo tar xjfv /usr/src/alsa-lib* -C /usr/src/alsa
$ sudo tar xjfv /usr/src/alsa-utils* -C /usr/src/alsa


Una volta estratti i file potete passare alla compilazione di ognuno di loro:
$ cd /usr/src/alsa/alsa-driver*
$ sudo ./configure --with-cards=hda-intel --with-kernel=/usr/src/linux-headers-`uname -r`
$ sudo make
$ sudo make install

$ cd /usr/src/alsa/alsa-lib*
$ sudo ./configure
$ sudo make
$ sudo make install

$ cd /usr/src/alsa/alsa-utils*
$ sudo ./configure
$ sudo make
$ sudo make install


Prima di ravviare il portatile, dovete aggiungere alla fine del file /etc/modprobe.d/alsa-base.conf la stringa options snd_hda_intel model=hp-dv5 enable-msi=1 in questo modo:
$ gedit /etc/modprobe.d/alsa-base.conf
Aggiungete la stringa in fondo e salvate

Ravviate Ubuntu e godetevi l’audio ;) .

Ringrazio ancora l'amministratore di Toshidex per questa ottima guida.
Leggi tutto...

| edit post
Dopo aver insoddisfattamente provato il plugin di Gimp denominato "Pandora", quest'oggi voglio presentarvi forse il miglior software per la creazione di foto panoramiche: Hugin.


La sua installazione è molto semplice, basta il classico
sudo apt-get install hugin
E ale dipendenze come sapete ci pensa da solo ;)


Uso del programma.

Per poter crare una foto a 360 gradi dobbiamo prima scattare delle fotografie, praticamente bisogna fare varie foto "girando su se stessi". Per capirci, mi metto in mezzo al panorama che voglio riprendere e scatto una prima foto, giro su me stesso di una trentina di gradi e ne scatto un altra, giro di altri 30 e scatto, e così via fino a tornare a puntare verso il punto in cui abbiamo fatto la prima foto.

Adesso apriamo il programma e nella sezione "Assistente" carichiamo tutte le immagini cliccando su "Carica immagini..."

Adesso la parte più importante: i punti di controllo.
Andiamo nella tab "Punti di controllo" e selezioniamo nel menu a tendina di sinistra l'immagine 0, mentre in quello di destra l'immagine 1. Adesso nell'immagine 0 clicchiamo in un punto presente in entrambe le foto, e clicchiamo lo stesso punto nell'immagine 1 (spesso sarà il programma stesso ad individuarlo) e poi su "Aggiungi"; cerchiamo di trovare almeno 15 punti in comune. Una volta fatto impostiamo nel menu a tendina sinistro l'immagine 1 ed in quello destro l'immagine 2, e ripetiamo l'operazione (vedi Figura sotto).
Facciamo questa operazione per tutte le immagini.




Una volta trovati tutti i punti di controllo, clicchiamo nella scheda "Ottimizzazione" e quindi su "Ottimizza", poi andiamo nella scheda "Esposizione" e clicchiamo nuovamente su "Ottimizza".

Adesso siamo quasi pronti, andiamo in "Assistente" e clicchiamo su "Allinea"; dopo un pò i leaborazione ci verrà fornita un anteprima della nostra immagine della quale potremo sceglierne il centro.
Una volta fatto clicchiamo su "Crea Panorama", scegliamo il nome da dare al nostro file, et voilà :)

Ecco quello che sono riuscito a fare io con delle foto fatte nel parchetto sotto casa mia




Buon divertimento :)
Leggi tutto...

| edit post

Il mio desktop - 2

Posted on 18:45, under , , , ,

L'anno accademico sta per iniziare e, visto quanto sono smemorato, ho la necessità di avere sempre al mio cospetto l'orario delle lezioni (che non riuscirò mai ad imparare a memoria!).

E così, abbandono l'amorevole sfondo kiwi-lover e passo ad una mia immagine/memorandum, corredata di apposita combinazione di colori del tema.

L'immagine è stata naturalmente creata con il fedelissimo GIMP.

Buon inizio di studi a tutti gli universitari!
Leggi tutto...

| edit post

Piccola microguida: vediamo come installare un pennello creato per Photoshop all'interno del nostro caro Gimp:
  1. Chiudete Gimp se è in esecuzione, siccome lavoreremo sulle sue cartelle di sistema.
  2. Scaricate il vostro pennello (da un sito dipo questo)
  3. Estraetelo nella vostra home
  4. Scrivete in un terminale sudo mv nomePennello.abr /usr/share/gimp/2.0/brushes
  5. Avviate gimp!

Ecco tutto :D Buon disegno!
Leggi tutto...

| edit post
Noi tutti utenti pinguinesi dobbiamo il nostro OS all'inventiva di Linus Torvalds, che nel 1991 decise di mettersi davanti ad un computer e scrivere il primo kernel.




Oggi, il papà vede il suo 18enne figlio-pinguino troppo "obeso, enorme e spaventoso". Con queste parole Linus ha commentato l'attuale kernel durante il LinuxCon 2009, ricordando che ogni giorno si aggiungono circa 11mila righe di codice, e 5000-6000 circa di queste vengono ogni giorno cancellate da Linus & co, per un totale di 2,7 milioni di righe di codice messe su dal pinguino negli ultimi 10 anni.

Il pioniere del software libero, inoltre, si dichiara inerme di fronte alla crescita esponenziale cui sta assistendo, affermando che non si tratta di "una situazione accettabile: accettabile ed evitabile sono due cose diverse. È inaccettabile ma è probabilmente anche inevitabile".

Linus, insomma, si pone in disaccordo con la piega presa da quel sistema operativo che all'epoca della sua creazione fù progettato come "leggero e super efficiente".
Questo è il risvolto della medaglia dell'attuale crescente affermazione di Linux nei mercati mondiali dell'IT, nei quali si sta ormai facendo strada con voce sempre più forte.
Leggi tutto...

| edit post
Ieri sera (o per meglio dire ieri notte) il Picchio ha deciso di poggiarsi su di me, e di farmi una delle sue famose interviste :D

L'intervista la potete trovare qui!

Grazie mille a Picchio per avermi concesso quest'occasione, e per le risate che ci siamo fatti :D
Leggi tutto...

| edit post
Ormai a quante saremo arrivati? 100? 274? Le applicazioni ed i servizi offerti da Google sono ormai innumerevoli, e spaziano dai lettori di Feed al famoso YouTube, dalle Mappe di Google Maps alla salute con Google Health.

Oggi voglio parlarvi di Google Fast Flip, il nuovo aggregatore di notizie (figlio di Google News) che si basa sul concetto del "colpo d'occhio":

Questo servizio permette infatti di "sfogliare" e "flippare" tra le testate giornalistiche virtuali e i blogs più importanti della rete, scegliendo, invece che tra i titoli a caratteri, tra delle anteprime delle pagine web da cui sono reperite le risorse.
In pratica un Google News visuale!

Le notizie, naturalmente, non sono di calibro inferiore a quelle fornite da Google News, anche se momentaneamente il servizio sembra essere disponibile soltanto per le News in inglese; e naturalmente ci è permessa la ricerca della news che preferiamo tramite parole chiave (siamo pursempre su Google!).

Ne esiste anche una versione prettamente destinata al mobile Web, con un ovvia ripercussione sulla comodità e facilità di scorrimento tra le notizie tramite smarthPhone.

Insomma, un interessante progetto, da seguire aspettando l'arrivo nella nostra lingua madre :)
Leggi tutto...

| edit post
Oggi mi sto dando alla riorganizzazone del mio blog (non fa niente che domani ho esame di Chimica, tanto non si passa...), e per preparare alcune cose ho avuto necessità di installare nuovi fonts in Ubuntu, cosa che non avevo mai fatto.

Così, ecco a voi la miniguida per installare i font in Ubuntu:

Scaricate il vostro font (consiglio questo sito)
Estraete il file .ttf nella vostra home
Aprite un terminale e scrivete:  
sudo mv nome_font.ttf /usr/local/share/fonts
Rigenerate la cache dei fonts con
sudo fc-cache -fv
Et voiòà :) il vostro nuovo font è disponibile!
Leggi tutto...

| edit post
Con un post passato ho presentato ai miei lettori un introduzione all'utilizzo del LaTeX per la scrittura dei vostri documenti professionali. Questo approccio, almeno all'inizio, può risultare un pò ostico, soprattutto per chi non ha familiarità con i linguaggi di programmazione in generale.

E' per questo che oggi voglio presentarvi LyX: un editor LaTeX-based che facilita la scrittura di documenti in questo linguaggio di markup, fornendo una interfaccia grafica e evitandovi la noia (o piacere?) di dover conoscere a fondo comandi e sintassi del LaTeX.

Nota: Sono dell'idea che iniziare con LyX sia un ottimo metodo per approcciarsi al LaTeX, ma sono della convinzione che il metodo migliore sia agire da sorgente così da comprendere bene ciò che si fa ed avere la maggior personalizzazione/ottimizzazione possibile. Tuttavia, è anche vero il brevissimo tempo necessario a comprendere il funzionamento di LyX, e l'immediatezza con cui si possono scrivere documenti lo rende una valida risorsa.

Installazione et avvio.

Naturalmente lyx è presente in tutte le distribuzioni Debian-based, quindi per installarlo vi sarà sufficiente dare in terminale
sudo apt-get install lyx
Unico appunto: ...sono 344Mb da installare... e dai non vi demoralizzate proprio adesso! Scoprirete che ne vale la pena ;)
Per tutte le altre distro Linux-based, per Windows e per Mac vi rimando alla pagina di download del programma.
Per noi ubuntiani, dopo l'installazione il programma sarà disponibile sotto Applicazioni | Ufficio.

LyX ci insegna.

Appena avviato LyX, la pagina che ci si presenterà ci istruirà immediatamente sul miglior percorso da seguire per imparare l'utlizzo di questo fantastico programma. ù
Ma giusto per darvi un assaggino: vedete come è scarna e brutta da vedere questa pagina? Ecco, questa è la cosiddetta modalità WYSIWYM (what you see is what you mean, ovvero ciò che vedi è ciò che intendi) che vi permette di concentrarvi sul contenuto e non sulla resa tipografica finale. Volete vedere come verra "stampata" questa pagina? Cliccare sul tasto "dvi", "PS" o "pdf" e ammirate la meraviglia :)
Se volete vedere cosa si può fare con LyX, oltre alle miriadi di esempi presenti nel programma e nella rete, vi linko la mia raccolta di appunti di termodinamica realizzata quest'anno con LyX.

Fidatevi, scrivere formule matematiche e documenti con questo programma è una vera goduria, si comincia scrivendo appunti tecnici e si finisce per usarlo per scrivere la lista della spesa :)
Leggi tutto...

| edit post
Quest'oggi, la mia rubrica sul terminale si concentrerà sulla compressione/archiviazione dei files nel nostro computer, sfruttando il comando zip

Uso base.

L'uso base del comando zip è molto semplice, ed è zip nomenuovo.zip file_da_zippare. Vediamo velocemente un esempio: nella directory attuale è presente il seguente file
$ ls -lh
-rw-rw-rw- 1 antonio antonio 171K 2004-10-05 23:28 assembly.ppt
Come possiamo facilmente notare il suo peso è di 171Kb. Proviamo adesso a comprimerlo tramite zip
$ zip assembly.zip assembly.ppt
adding: assembly.ppt (deflated 84%)
Stando a quanto ci dice il comando, il file è stato compresso dell'84%! Possiamo immediatamente verificare la cosa
$ ls -lh
totale 204K
-rw-rw-rw- 1 antonio antonio 171K 2004-10-05 23:28 assembly.ppt
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 28K 2009-09-16 01:28 assembly.zip
Da 171Kb a soli 28Kb!! Non mi sembra poco... Ottimo se vogliamo mandare i nostri files via email.

L'unzip

Se compattiamo un immagine dobbiamo essere naturalmente anche capaci di scompattarla per recuperarne il contenuto originario, e per fare questo il comando da dare è unzip archivio_da_estrarre.zip. Quindi, per riavere il contenuto del file appena zippato ci basta fare:
$ unzip assembly.zip
Archive: assembly.zip
inflating: assembly.ppt
Et voilà :)


Zippiamoli in tanti.

Se invece vogliamo comprimere più files contemporaneamente la sintassi da dare è zip nomenuovo.zip file1 file2 ... fileN. Naturalmente, come tutti sanno un esempio vale più di mille parole, perciò vi mostrerò la compressione di alcune delle mie presentazioni del corso di elettronica
$ zip elettronica.zip algebra_boobleana.ppt assembly.ppt diodi.ppt
adding: algebra_boobleana.ppt (deflated 81%)
adding: assembly.ppt (deflated 84%)
adding: diodi.ppt (deflated 71%)
Ed ecco le tre presentazioni unite in un unico file di soli
$ ls -lh
-rw-rw-rw- 1 antonio antonio 233K 2004-10-13 14:57 algebra_boobleana.ppt
-rw-rw-rw- 1 antonio antonio 171K 2004-10-05 23:28 assembly.ppt
-rw-rw-rw- 1 antonio antonio 185K 2003-03-04 08:21 diodi.ppt
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 125K 2009-09-16 01:32 elettronica.zip
125Kb!! Contro i 233+171+185 iniziali :) (si, mi scoccia fare il conto :P)
Naturalmente se vogliamo possiamo anche comprimere l'intera cartella, in modo tale che chi dovesse scompattare l'archivio non si ritrovi 3 (ma potrebbero essere 100) files buttati nel mezzo, ma una comoda cartella che contiene li stessi. La sintassi per comprimere una cartella è del tutto simile, nel nostro caso gli elementi erano già presenti in una cartella chiamata "Elettronica", quindi vado indietro di una directory (con cd ..) e zippo:
:~/Documenti/Elettronica$ cd ..
:~/Documenti$ zip elettronica.zip Elettronica
adding: Elettronica/ (stored 0%)

Proteggere gli archivi con password

Possiamo naturalmente immettere una password, e far criptare il contenuto dell'archivio, in modo tale che solo chi desideriamo sia in grado di scompattarlo e soprirne i files. Per fare questo l'opzione è -e, ed immediatamente dopo il sistema ci chiederà la password da inserire (e ci chiederà per sicurezza di riconfermarla). Vediamo un esempio:
$ zip -e elettronica.zip Elettronica
Enter password:
Verify password:
adding: Elettronica/ (stored 0%)
Naturalmente, poi, all'utilizzo di unzip tale password ci verrà richiesta
$ unzip elettronica.zip
Archive: elettronica.zip
[elettronica.zip] Elettronica/ password:
creating: Elettronica/

Compressione o velocità?

Naturalmente, archiviando un file è possibile decidere il grado di compressione con cui verrà preparato l'archivio. Questo grado può essere scelto da 0 a 9, dove 0 indica compressione nulla e velocità massima, e 9 compressione massima e velocità minima. Possiamo fare alcune prove per verificare l'effetto di questi parametri:
$ zip -9 doc.zip doc.dvi
updating: doc.dvi (deflated 30%)
antonio@ubuntu:~$ zip -0 doc.zip doc.dvi
updating: doc.dvi (stored 0%)
La differenza è più che evidente. Alla luce della praticamente indistinguibile velocità di compressione (almeno per files non troppo grandi) consiglio sempre di sfruttare l'opzione -9.

Guardiamo dentro un zip

Per elencare i files all'interno di un archivio zip l'opzione di unzip è -l, e va usata nel seguente modo:
$ zip immagini.zip *
adding: banner_gghiotta.png (stored 0%)
adding: banner_gghiotta.xcf (deflated 45%)
adding: bkgr.jpg (deflated 5%)
adding: bkgr.xcf (deflated 41%)
adding: desktop.png (deflated 1%)
adding: kiwi.png (deflated 0%)

$ unzip -l immagini.zip
Archive: immagini.zip
Length Date Time Name
-------- ---- ---- ----
25231 09-14-09 18:02 banner_gghiotta.png
150838 09-14-09 18:01 banner_gghiotta.xcf
201257 09-15-09 01:49 bkgr.jpg
879834 09-15-09 01:49 bkgr.xcf
423413 09-15-09 01:52 desktop.png
172489 09-14-09 21:09 kiwi.png
-------- -------
1853062 6 files
Qui ho mostrato un altro uso dei caratteri speciali, scrivendo zip immagini.zip *, il carattere "*" mi ha permesso di dire "tutti i files", cosicchè l'archivio andasse a contenere tutti i files presenti nella directory in cui mi trovavo. Poi il comando unzip -l immagini.zip mi permette di vedere il contenuto dell'archivio, inclusi peso (totale e del singolo files, relativi sempre ai file non compressi), data e ora dell'ultima modifica e nome.

Check UP

Se infine vogliamo controllare se il contenuto del nostro file si è rovinato con il tempo (eh si, i zip invecchiano :P) possiamo sfruttare l'opzione -t:
$ unzip -t immagini.zip
Archive: immagini.zip
testing: banner_gghiotta.png OK
testing: banner_gghiotta.xcf OK
testing: bkgr.jpg OK
testing: bkgr.xcf OK
testing: desktop.png OK
testing: kiwi.png OK
No errors detected in compressed data of immagini.zip.

Come sempre la mia è stata una spolverata per farvi tornare alla mente i principi base (ormai nessuno più compatta/scompatta da terminale, e in ambito Linux/Unix spesse volte è usato tar/gzip, cui probabilmente dedicherò un post) della compressione in zip, che può farvi molto comodo essendo la più usata in ambito windows, e quindi vi permette ottima portabilità dei vostri archivi.
Come sempre le informazioni migliori non si ottengono da questo post ma dall' --help del comando, che vi consiglio vivamente di visualizzare.

Ciao a tutti!
Leggi tutto...

| edit post
Uno dei comandi della bash maggiormente usati è ls che permette di conoscere il contenuto della cartella nella quale ci troviamo, per esempio (nel mio computer) se do il comando ls ottengo:
$ ls
Documenti Immagini Musica Scrivania
examples.desktop Modelli Pubblici Video
Ma questo comando offre molto di più della mera elencazione dei files nella directory corrente, ma ha tutta una serire di opzioni, molte delle quali le illustrerò in questo post :)

Nota: a causa della risoluzione del blog, il listato di alcuni comandi è un pò... illeggibile :P per capire bene di cosa parlo, più che guardare l'output dei comandi da me postato, provate a usare i comandi sul vostro terminale mentre leggete.

Scelta directory.

Non dobbiamo necessariamente navigare fino alla cartella di cui vogliamo conoscerne il contenuto, ma possiamo direttamente specificare il percorso, relativo (ovvero partendo dalla cartella in cui ci troviamo) oppure assoluto (partendo dal file system), ad esempio:
$ ls Documenti
chimica da_fare.txt ebay liste.txt personali uni

I nascosti.

Come sapete, la nostra /home pulula di files e cartelle nascosti (quelli preceduti da un puntino). Per comodita (siccome ne è rara la modifica) il comando ls> non li visualizza; se vogliamo fare in modo che vengano mostrati basta eseguire il comando con l'opzione -a (--all):
$ ls -a
. examples.desktop .icons .recently-used
.. .fontconfig Immagini .recently-used.xbel
.adobe .gabedit-2.1.8 .kde Scrivania
..........
.easychemrc .gvfs .pulse-cookie .xdrawchemrc
.esd_auth .ICEauthority .qt .xsession-errors
Ogni volta che eseguirete il comando con l'opzione all noterete la presenza di due directory, contrassegnate da un puntino o da due puntini: è normale, come sicuramente saprete rappresentano la directory corrente (il puntino) e la precedente (i due puntini).

Liste con la virgola

Se invece che incolonnati, preferite vedere i vostri risultati divisi da una virgola, basta dare l'opzione -m (--format=commas), come nell'esempio:
$ls -m
Documenti, examples.desktop, Immagini, Modelli, Musica, Pubblici, Scrivania, Video
E' utilissimo quando ad esempio volete scrivere un file con la lista di ciò che c'è in una cartella, basta redirigere il comando nel file desiderato, con un comando del tipo
$ls -m > lista.txt

Liste in colonna

Se invece delle virgole preferite un unica colonna, l'opzione che fa al caso vostro è -1 (--format=single-column):
$ ls -1
Documenti
examples.desktop
Immagini
Modelli
Musica
Pubblici
Scrivania
Video

Sfruttare i caratteri speciali.

In questo post ho spiegato l'utilizzo dei caratteri speciali; naturalmente sono utili anche con il comando ls, per esempio supponiamo di avere una cartella piena zeppa di musica, ma noi cerchiamo un file .ogg di cui non ricordiamo il nome, ci basterà isolare la ricerca ai files .ogg:
$ ls *.ogg
feel_the_love.ogg un_avventura.ogg
Potete sbizzarrirvi come volete sfruttando i caratteri speciali


Ricorsività

Se rendiamo il comando ricorsivo tramite l'opzione -R (--recursive) otterremo nonsolo la lista degli elementi presenti nella cartella corrente, ma anche la lista degli elementi presenti in tutte le sottodirectory della cartella attuale! Ecco un esempio:
$ ls -R
.:
battisti harder_better_faster_stronger.mp3 house

./battisti:
fiori_rosa.ogg un_avventura.ogg

./house:
feel_the_love.ogg poker_face.mp3

I dettagli

Se volete conoscere i dettagli di ogni file listato, il comando che dovete dare è ls -l (--format=long). L'interpretazione dei suoi risultati potrebbe però risultare un pò criptica per chi non sa come comprenderli, quindi vediamo adesso il significato dell'output di questo comando.
Un esempio del suo uso è il seguente
$ ls -l
totale 124
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 1004 2009-09-12 11:54 doc.dvi
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 557 2009-09-14 16:40 doc.tex
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 490 2009-09-14 16:40 doc.tex~
drwxr-xr-x 6 antonio antonio 4096 2009-09-14 16:54 Documenti
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 357 2009-09-12 03:26 examples.desktop
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 0 2009-09-14 17:33 harder_better_faster_stronger.mp3
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-12 03:29 Immagini
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 7224 2009-09-12 03:49 latex_blog.txt~
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 3507 2009-09-14 16:41 listing.sty
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-12 03:29 Modelli
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-14 17:36 Musica
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-12 03:29 Pubblici
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-14 00:58 Scrivania
-rw-r--r-- 1 antonio antonio 64514 2009-09-12 03:40 tux.png
drwxr-xr-x 2 antonio antonio 4096 2009-09-12 03:29 Video
La scritta totale 124 ci da informazioni su quanti files/cartelle sono presenti nella directory corrente (naturalmente il numero è inferirore agli elementi riportati in quanto include anche quelli nascosti).
Il nome dell'elemento che stiamo considerando è la prima scritta che troviamo sulla destra di ogni riga; spostandoci più a sinistra troviamo la data e l'ora dell'ultima modifica del file corrispondente, ed ancora più a sisnistra possiamo trovare il peso in byte. Le colonne con i due nomi utenti indicano il proprietario del file ed il gruppo cui il file appartiene.
Il numero presente nella penultima colonna (partendo da destra) indica quanti puntatori esistono per quel file o quanti elementi contiene quella directory.
Infine la colonna più ostica: quelle "r", "w" e "x" apparentemente messe a caso. Dividiamo questa strana parola in questo modo:
d rwx rwx rwx
Il primo carattere ci indica che tipo di elemento stiamo considerando:
  • - indica un file o un eseguibile
  • d una directory
  • l un link
  • s un Socket
  • b sta per Block Device
  • c per Character device
  • p per Named Pipe
Adesso analizziamo gli altri tre gruppi, tenendo a mente che:
  • r significa permesso di lettura (reading)
  • w permesso di scrittura (writing)
  • x permesso di esecuzione (executable.... o na cosa del genere :P)
  • - indica la mancanza di quel permesso
La prima parte indica i permessi del proprietario del file, la seconda i permessi del gruppo di appartenenza e la terza i permessi per gli altri utenti. Ricapitolando:
Tipo Proprietario Gruppo Utenti
Per chiarire facciamo un esempio, prendiamo la cartella Musica, la sua riga è
drwxr-xr-x
che possiamo dividere come
d rwx r-x r-x
Adesso, la prima d ci indica che è una directory, il primo rwx significa che il proprietario ha permessi di scrittura, lettura e esecuzione; il secondo r-x significa che il gruppo ha permessi di lettura e esecuzione, ma non di scrittura (manca la w sostituita da -); infine il terzo r-x significa che gli altri utenti hanno permessi di lettura e esecuzione, ma non di scrittura


Ordinare per data o estensione.

Se vogliamo ordinare i risultati secondo data e ora dell'ultima modifica, l'opzione da dare è -t (--time).
Se invece preferiamo ordinare i contenuti per estensione l'opzione che dobbiamo includere è -X, come nell'esempio
$ ls -X
Documenti Pubblici doc.dvi doc.tex
Immagini Scrivania harder_better_faster_stronger.mp3 doc.tex~
Modelli Video tux.png latex_blog.txt~
Musica examples.desktop listing.sty

That's all folks

Il comando ls ha ancora molte chicche, che potete naturalmente scoprire tramite l'onnipresente --help. Per ora è tutto gente, alla prossima!
Leggi tutto...

| edit post

Il mio desktop

Posted on 16:57, under , ,

Quest'oggi ho deciso di rinnovare il mio desktop, anche perchè la mia ragazza (cui sta cominciando a "giocare" con GIMP) mi ha fatto un nuovo sfondo che non potevo non mettere :P

Così, ho spostato tutti i colori del mio tema sul verde, ed ecco come si presenta la mia Jaunty ora.
Devo ancora trovare un buon tema/sfondo/icone che mi piacciano davvero, ma conoscendomi dopo un paio di settimane mi stuferebbero comunque...

Per ora è tutto, alla prossima!
Leggi tutto...

| edit post
Solitamente tutti noi siamo abituati a scrivere i nostri documenti con processori di testo come Open Office Writer, Microsoft Word (spero di no), ed altri editor del tipo WYSIWYG (What You See Is What You Get, ovvero "ciò che vedi è ciò che ottieni), che ci danno un immagine a schermo della pagina così come verrà stampata.

Questo approccio di lavoro può essere positivo per alcuni versi, ma negativo per altri: quante volte avete perso giornate intere a studiare disperatamente quanti spazi inserire per far allineare quella parola a quell'altra, per far trovare il piè di pagina sotto la pagina giusta, per poi aggiungere un rigo in una pagina precedente e vedervi sfumare sotto gli occhi tutto il lavoro fatto? Inoltre, se dovete sfornare un lavoro di stampo tecnico scientifico, gli strumenti che avete a disposizione non sono un granchè: l'indice che va fatto a mano, le formule che graficamente fanno paura e ribrezzo, riferimenti a varie pagine da trovare a mano..

In questi casi, lasciamo che il pc si preoccupi dell'aspetto, e spendiamo il nostro tempo a creare del contenuto di qualità!

In questo senso, ci può venire in aiuto il linguaggio di markup LaTeX (leggesi latek), che ci permette di affrontare le stesure di documenti concentrandoci solo su ciò che vogliamo scrivere: a renderlo bello ci pensa lui.
All'inizio è un pò difficile abbandonare il metodo di lavoro usuale (se volete un salto un pò meno drastico provate LyX, presente nei repository di molte distribuzioni) ma una volta entrati nell'ottica non potrete più farne a meno, e riuscirete a produrre documenti di qualità eccellente in pochissimo tempo.
Bando alle ciance ed iniziamo!

Le basi del LaTeX.

Innanzitutto dobbiamo avere il nostro "compilatore" latex, per fare questo nelle distribuzioni basate Debian basta scrivere in riga di comando
sudo apt-get install texlive-latex-base
Adesso apriamo un editor di testo: consiglio Gedit, che tramite l'opzione Visualizza -> Modalità di evidenziazione -> Markup -> Latex vi permette di rendere più leggibile il sorgente che andrete a scrivere; adesso create e salvate un file che abbia estensione .tex, nel mio caso il file è doc.tex.
Adesso scriviamo queste righe nel file:
\documentclass{article}
\title{Primo documento in Latex}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Questo è il nostro primo documento in LaTeX, vediamo come automaticamente il programma ha creato un rientro per rendere leggibile (e professionale) il nostro articolo).

Inoltre l'andare a capo, viene interpretato come un inizio di un nuovo paragrafo, infatti la riga vuota sopra non viene stampata. Anche mettere    mille     spazi non fa differenza, perchè LaTeX ne scriverà uno solo. Daltronde, a che servono troppi spazi??

% E come ogni linguaggio che si rispetti ci sono i commenti! (come questo)
\end{document}
Adesso apriamo un terminale e scriviamo
latex doc.tex
Abbiamo appena creato un file doc.dvi, presente nella stessa cartella di doc.tex, che è il nostro documento pronto! Se volete il documento in pdf vi basta scrivere
pdflatex doc.tex
Stupendo no? E siamo ancora agli inizi. Cerchiamo comunque di capire cosa è successo.
Prima di \begin{document} abbiamo detto al latex chi sono titolo (con \title{}), autore (\author{}) e data di creazione del documento (\date{}), questi dati vengono memorizzati in variabili e conservati; poi inizia il documento vero e proprio (con \begin{document}) e facciamo stampare a latex titolo, autore e data tramite il comando \maketitle. Poi inizia il testo, bisogna ricordare alcune cose: quando latex vede almeno una riga vuota la interpreta come nuovo paragrafo, inoltre non interessa quanti spazi scrivete tra due parole, questi verranno sempre considerati come uno spazio solo! Inoltre, la riga dopo il carattere % viene considerata commento, e quindi non stampata nel file.

Siete ora pronti per approfondire un pò la scrittura di documenti in LaTeX

Sezioni ed Elenchi.

A meno che non stiate scrivendo la lettera per la vostra amata (ma vi assicuro, col Latex si fa anche questo, e bene!), avrete spesso bisogno di dividere il vostro documento in sezioni e sottosezioni: niente di più semplice! Una sezione si crea con \section{Nome Sezione}, mentre per fare le sottosezioni è necessario la scrittura di \subsection{Nome sottosezione}, ah per chi interessa esiste anche \subsubsection, e \subsubsub...

Inoltre spesso avremo la necessità di creare elenchi numerati e non. Ogni elemento di un elenco va scritto come
\item Testo dell'elemento
Per gli elenchi numerati la scrittura degli \item va posta tra \begin{enumerate} e \end{enumerate}, per quelli puntati tra \begin{itemize} e \end{itemize}.
Infine potete utilizzare gli item per fare delle descrizioni, sfruttando questa sintassi
\begin{description}
\item[elemento1] descrizione elemento1
\item[elemento2] descrizione elemento2
.....
\end{description}
Per far capire come usare tutto questo proviamo a scrivere un documento che spieghi ad un utente Ubuntu come creare uno screenshot del proprio desktop:
\documentclass{article}
\title{Screenshot Ubuntu}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   In questo documento spiegher\'o i passi fondamentali per salvare uno screenshot del vostro desktop

   \section{Acquisire l'immagine}
   Preparare il desktop per l'acquisizione dell'immagine e poi seguire i seguenti passi
   \begin{enumerate}
      \item Aprire il programma "Cattura Schermata" da Applicazioni, Accessori.
      \item Cliccare su cattura schermata
      \item Rinominare il file a piacere e poi cliccare su salva
   \end{enumerate}

   \subsection{Altre opzioni}
   Il software Cattura Schermata offre anche altre opzioni:
   \begin{description}
      \item[Cattura la finestra corrente] Cattura solo la finestra attualmente aperta.
      \item[Cattura un area selezionata] Permette di creare un rettangolo virtuale sullo schermo, che delimiter\'a l'area di cattura del software.
      \item[Cattura dopo un ritardo di] Vi permette di inserire il valore di secondi che desiderate trascorrano tra il momento in cui premete il pulsante "Cattura Schermata" al momento in cui il software catturer\'a l'immagine.
   \end{description}

   \section{Altri Tools}
   Vi sono altri tools installati di defaul in Ubuntu, che vi consiglio di provare, tra i quali
   \begin{itemize}
      \item Analizzatore di utilizzo del disco
      \item Calcolatrice
      \item Note Tomboy
   \end{itemize}

% Ammazza che figo latex!
\end{document}

Inseriamo le Figure.

Adesso vediamo come inserire figure all'interno di un documento LaTeX. Innanzitutto necessitiamo dell'inclusione del pacchetto graphicx, il che si può fare scrivendo \usepackage{graphicx}; adesso necessitiamo di un immagine che deve necessariamente trovarsi all'interno della cartella contenente il file .tex su cui stiamo lavorando, e per includere l'immagine useremo il comando \includegraphics{nomeimg}[tbh]: Attenzione! L'immagine deve essere in formato EPS, quindi convertitela (magari con GIMP o Inkscape). Infine, possiamo creare un riferimento all'immagine all'interno del testo con il comando \ref{nomeimg}; vediamo:
\documentclass{article}
\usepackage{graphicx}
\title{Prova Immagine}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Quisque ultricies, nulla a fermentum lobortis, elit urna luctus lectus, eu convallis nisl mauris ac ante. Aliquam vitae dui at lorem varius commodo. Praesent accumsan, quam venenatis fermentum fringilla, lacus ligula luctus lacus, eu fermentum lorem ligula quis tellus.
  \begin{figure}[tbh]
  \includegraphics{tux.eps}
  \caption{\label{tux}Il nostro pinguino in formato RAP}
  \end{figure}
  Se questa fosse una relazione scientifica dovrei dire: "Come potete constatare nell'immagine \ref{tux} la situazione dei pinguini sta raggiungendo livelli spaventosi!

% Ammazza che figo latex!
\end{document}

Tips and Tricks.

Avverto in anticipo che in questo post mostrerò solo l'1% di quello che latex può fare, ma non posso non parlarvi delle due cose che più mi fanno amare questo linguaggio di markup.

In primis, le macro! Se abbiamo un comando che ripetiamo spesso, ma che è lungo da digitare, latex ci permette di creare unaa macro per evitare di scrivere ogni volta una mezza cantica di divina commedia, sfruttando il comando \newcommand ed pacchetto xspace (per una questione di spazi); ecco un esempio:
\documentclass{article}
\usepackage{xspace}
\title{Prova newcommand}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   \newcommand{\scf}{supercalifragilisticch\'espiralitoso}
   Grazie a questa fantastica funzione io posso scrivere \scf, \scf, \scf e \scf 4 volte scrivendo appena 16 lettere!

\end{document}

Un altra cosa che mi fa impazzire di latex sono le note a piè di pagina! Mi raccomando, non fatevi prendere la mano come me, non usatele al posto delle parentesi :P Comunque sia, il comando per generare una nota a piè di pagina è \footnote{testo}; vediamolo all'opera:
\documentclass{article}
\title{Test delle note a pi\'e pagina}
\author{ubunturock.blogspot.com}
\date{12 Settembre 2009}

\begin{document}
   \maketitle
   Sono pienamente consapevole\footnote{E lo dico senza alcuna vergogna} che una volta che vi avrò insegnato come usare le note a pi\'e di pagina la met\'a dei vostri documenti avr\'a mezza pagina di testo e mezza di note\footnote{Questo se tutto andr\'a bene...}
  
   Buon divertimento con LaTeX! 

\end{document}


Adesso avete avuto una buona infarinatura di LaTeX, per vedere cosa è capace di fare dopo un pò di pratica e per approfondire, potete trovare a questo indirizzo la guida L'arte di scrivere con Latex, scritta naturalmente... in Latex ;)
Leggi tutto...

| edit post

Ultimamente sto utilizzando il tempo che dedico allo studio di linux all'approfondimento delle potenzialità del terminale (ciò che mi affascina di più di questo SO). Oggi voglio parlarvi della ricerca dei files tramite terminale, utilizzando il comando locate :)

Utilizzo base.

Supponiamo di cercare i nostri vecchi appunti di chimica, ma non sappiamo dove si trovano. sfruttando il comando locate ci basterà scrivere
$ locate chimica
/home/antonio/Documenti/chimica
/home/antonio/Documenti/links_chimica.txt
/home/antonio/Documenti/chimica/appunti.txt
/home/antonio/Documenti/chimica/test_esame.txt

Ed automaticamente salteranno fuori in terminale tutti i files e le cartelle aventi la parola chimica nel nome! Comodo no? Naturalmente anche questo comando ha le sue opzioni, alcune delle quali mi accingo ad analizzare.

Ricerche senza il Case Sensitive.

Linux, come saprete, è Case Sensitive, ovvero fa differenza tra maiuscole e minuscole; ecco perchè il comando locate chimica troverà tutti i files e le cartelle contenenti la parola chimica, ma non contenenti (ad esempio) Chimica o ChimicA. Per ovviare a questo problema, basta sfruttare l'opzione -i (--ignore-case), che aggira la "case-sensitività" e ci mostra i risultati della parola scritta senza preoccuparsi delle lettere maiuscole o minuscole.
Riprovando infatti il comando con questa opzione notiamo l'inclusione di altri risultati precedentemente omessi
$ locate -i chimica
/home/antonio/Documenti/Lezioni_Chimica
/home/antonio/Documenti/chimica
/home/antonio/Documenti/links_chimica.txt
/home/antonio/Documenti/Lezioni_Chimica/lezione1.txt
/home/antonio/Documenti/Lezioni_Chimica/lezione2.txt
/home/antonio/Documenti/chimica/appunti.txt
/home/antonio/Documenti/chimica/test_esame.txt

Un altra opzione è -c (--count) la quale, invece di restituirci i risultati, ci dice solamente quante voci sono state trovate. Così se vogliamo sapere quanti files hanno la parola Antonio e quanti stanno in una directory con il nome Antonio ci basta scrivere
$ locate -c Antonio
5943
Per le altre opzioni vi basta consultare l'help del programma, visualizzabile con il comando
locate --help

Indicizzazione.

Lo strumento locate non fa una ricerca all'interno del disco rigido, ma si basa su un database che è /var/lib/mlocate/mlocate.db. Giustamente, se creiamo un file adesso il database non si aggiornerà automaticamente; possiamo verificare la cosa in questo modo
$ touch fileappenacreato.txt
$ locate -c fileappenacreato
0
Come potete vedere il comando non ha prodotto alcun risultato, poichè il file fileappenacreato.txt non è stato ancora indicizzato. Per aggiornare il database dei files presenti nel computer basta dare il comando updatedb (va dato con i permessi di root).
Vediamo il suo utilizzo in un esempio
$ touch ancoraunfile.txt
$ locate ancoraunfile
$
$ sudo updatedb
$ locate ancoraunfile
/home/antonio/ancoraunfile.txt
Come potete vedere, dopo aver lanciato updatedb il sistema ha indicizzato il nuovo file appena creato e il comando locate ha potuto rintracciarlo.

Il comando locate è davvero un ottimo strumento di ricerca, con cui vi consiglio di familiarizzare e studiare tramite il suo --help.

Buone ricerche a tutti!
Leggi tutto...

| edit post

terminal Quest’oggi voglio rinfrescarvi la memoria su tre indispensabili alleati nell’utilizzo della bash di linux. In ordine (ma non per importanza) vi presento: ? (punto interrogativo), * (asterisco) e [ ] (parentesi quadre).

Supponiamo di avere una cartella in cui sono presenti i seguenti files:

ciao1.txt

ciao2.txt

ciao3.txt

ciao4.txt

ciao5.txt

ciao6.txt

ciao7.txt

ciao8.txt

ciao9.tzt

ciao10.txt

ciao11.txt

ciao12.txt

ciao13.txt

ciao11.ogg

Vediamo adesso, sfruttando questa cartella ipotetica, cosa possiamo fare con i nostri fantastici tre.

Punto “ogniLettera” interrogativo.

Il primo simbolo che andremo ad analizzare è il punto interrogativo. Questo carattere viene interpretato (dalla shell) come “qui ci può stare qualsiasi carattere”. Lo so, il mio linguaggio tecnico non è dei migliori, ma un esempio sono sicuro cancellerà ogni dubbio.

Supponiamo di scrivere in un terminale

rm ciao?.txt

La nostra shell, adesso, rimuoverà i seguenti files ciao1.txt ciao2.txt ciao3.txt ciao4.txt ciao5.txt ciao6.txt ciao7.txt ciao9.txt ciao9.txt, ma lascerà stare gli altri, in quanto uno ha un estensione diversa (.ogg) rispetto a quella richiesta, e gli altri non rientrano nella richiesta, in quanto non hanno “un carattere qualsiasi tra ciao e .txt” ma due caratteri.

Allo stesso modo, scrivere

rm ciao1?.txt

eliminerà ciao11.txt ciao12.txt e ciao13.txt.

Asterisco, detto “tutto fa brodo”.

Il secondo carattere speciale è l’asterisco. Il significato di questo simbolo è “al mio posto va bene tutto, quanti e quali caratteri vuoi”. Per capirci, se scriviamo

rm ciao*.txt

verranno rimossi tutti i files tranne ciao11.ogg, per via dell’estensione differente. Se scriviamo

rm ciao1?.*

verranno rimossi ciao11.txt ciao12.txt ciao13.txt ciao11.ogg: infatti vengono rimossi tutti i files inizianti per ciao1 (poi, il carattere successivo può essere qualsiasi carattere per via del punto interrogativo) e di qualsiasi estensione (per via dell’asterisco). Se scrivessi

rm *.txt

verrebbero rimossi tutti i files con estensione .txt (quindi resterebbe solo ciao11.ogg). Nel caso in cui io scrivo

rm ciao*

verrebbe cancellato tutto (ma se ci fosse, ad esempio, un file chiamato pippo.txt quello resterebbe intoccato), mentre per eliminare l’intero contenuto della cartella corrente basta scrivere

rm *

La coppia quadrata.

Ultimo carattere speciale, ma non per importanza, che mi accingo a mostrare è la parentesi quadra. I caratteri tra parentesi quadra si comportano come una lista, che può essere definita per enumerazione o per intervallo.

Per capirci, [37] vuol dire “3 o 7”, quindi se in un terminale scrivo

rm ciao[37].txt

verranno eliminati i files ciao3.txt e ciao 7.txt. Se invece voglio definire la lista per intervallo, basta scrivere (ad esempio) [3-7] che indica tutti i numeri da 3 a sette (compresi), ragion per cui scrivendo in un terminale

rm ciao[3-7].txt

vedrò cancellare dalla cartella i files ciao3.txt, ciao4.txt, ciao5.txt, ciao6.txt e ciao7.txt.

Spero di avervi un pò rinfrescato la memoria dei rudimenti della bash linux. Sono piccoli dettagli che spesso vengono dimenticati, ma che in alcuni casi possono davvero semplificare la vita dell’utente pinguinese :)

Leggi tutto...

| edit post
Amici pinguinesi amanti della cucina, oggi vi voglio presentare un valido alleato nelle vostre sfide ai fornelli: Gourmet Recipe Manager!

Grazie a questo ottimo software (purtroppo solo in lingua inglese) per catalogare, cercare ed organizzare le vostre ricette preferite, ed averle subito a portata di mano. Vi permetterà, inotre, di ricavare informazioni sul valore nutrizionale della ricetta che state preparando tramite il database USDA (oppure tramite le informazioni nutrizionali inseribili manualmente).

Il software, pur essendo alla versione 0.14.5, è davvero ben strutturato, ed offre un ottimo strumento di ricerca delle ricette, il quale vi permette di trovare il vostro piatto preferito cercando per nome, ingrediente, categoria o voto (ebbene si, potete anche votare le ricette!).
E' davvero un programma da provare per tutti quelli che amano la cucina, vediamo adesso come installarlo (naturalmente only for linux!):

Ubuntu 9.04 o successivi
E' presente nei repository, quindi basta dare un
sudo apt-get install gourmet
per avere il programma pronto ed installato

Ubuntu 8.10 o inferiori, e sistemi basati su Debian
E' disponibile qui il pacchetto in formato .deb autoinstallante

Linux in generale
Potete scaricare il file .tar.gz a questo indirizzo

Per altre informazioni consultate la pagina del progetto.
Se inoltre volete allargare la vostra cultura culinaria vi consiglio il nascente blog di cucina Gghiotta, gestito dalla mia ragazza :P

Buon appetito!!!
Leggi tutto...

| edit post

Ieri mi sono trovato in una grave situazione. Avevo sotto mano il gioco Assassin's Creed e la fisiologica necessità di giocarci. Così, scopro che in Wine non gira e l'unico modo è... avere Winzozz! Perciò, mi sono un pò documentato sul web e ho studiato il modo di installare (anche se me ne vergogno a dirlo) Windows su un pc contenente Ubuntu: Buona lettura


Prerequisiti. Bisogna scaricare il LiveCD della propria distro di Ubnuntu, e la ISO di Super Grub (la trovate qui http://www.supergrubdisk.org/index.php?pid=5) e masterizzarle su due CD differenti. Inoltre (naturalmente) bisogna possedere il disco di installazione di Windows (nel mio caso XP)


Partizionare. Per prima cosa bisogna creare la partizione su cui verrà installato Windows. Nel mio computer il disco rigido era diviso in due partizioni, una per Ubuntu Jaunty ed una di SWAP. Per ridimensionare la partizione ho inserito il cdLive di Ubuntu 9.04, ho fatto il boot da CD riavviando e ho aperto l'editor delle partizioni (in Sistem -> Administration -> Partition Editor).
Qui ho ridimensionato la partizione con Ubuntu, lasciando 50GB vuoti. Questi 50GB li ho fatti diventare Vista, con file system NTFS (clicca qui per vedere l'immagine), inoltre gli ho dato il Label "win" per riconoscere meglio la partizione durante l'installazione.
Infine ho premuto applica per far eseguire il lavoro a Gparted. Riavviamo.


Installare Windows. Adesso è il momento dell'installazione. Inseriamo il cd di Windows e facciamo partire. Godiamoci la scarna grafica del menù di installazione di Windows (ehh che belli i CD live eh??) e facciamo attenzione ad installare nella partizione giusta (non vogliamo perdere ubuntu!). Una volta installato riavviamo e spaventiamoci, perchè non potremo più far partire Ubuntu ma solo Windows, ma niente paura :) Riavviamo inserendo il cd di Super Grub e ripristiniamo il Grub.


Inserire windows nel GRUB. Adesso possiamo di nuovo scegliere Ubuntu, ma non windows. Per ovviare a ciò entriamo in Ubuntu e in un terminale digitiamo
gksudo gedit /boot/grub/menu.lst
Una volta aperto il file dobbiamo editare il menù del grub in questo modo. Inseriamo prima di "### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST" il seguente testo:
title Windows XP
root (hd,)
makeactive
chainloader +1
Adesso dobbiamo fare un pò di attenzione. Al posto di dobbiamo inserire in quale HDD è presente vista (Supponiamo nel primo, allora sarà 0, nel secondo 1, nel terzo 2 ecc...). Al posto di dobbiamo scrivere in che partizione di quell'HDD è installato Windows (Se è la prima 0, se è la seconda 1, se la terza 2 ec...).
Ad esempio, nel mio caso Windows era installato nel primo HDD (hd0) nonchè unico, ed era la seconda partizione (1), quindi il codice risulta così:
title Windows XP
root (hd0,1)
makeactive
chainloader +1
Ricordate! La numerazione parte da 0, quindi l'n-esima partizione sarà la partizione di numero n-1. Stessa cosa per gli HDD.
Adesso salvate tutto, e all'avvio potrete scegliere tra Ubuntu o Windows (la prima scelta è altamente consigliata).


Mi raccomando! Installare Windows solo in veri casi di emergenza e necessità!


Per incomprensioni, aiuti o correzzioni potete lasciare un commento :)
Leggi tutto...

| edit post

Chi non conosce Guitar Hero? E' uno dei "simulatori" musicali che più ha sbancato sulle console e i computer di mezz mondo.

Ebbene, come poteva non esisterne un alternativa free per gli utenti Linux (ma anche Windows e Mac)? Si chiama Frets on Fire, ed è divertente tanto quanto (se non di più di) Guitar Hero! Ed in più è gratuito :P Vediamo come installarlo e usarlo sul nostro pc targato pinguino.

Per la maggiorparte delle distro (io farò riferimento ad Ubuntu) è disponibile nei repository, quindi andate su "Sistema -> Amministrazione -> Gestione Pacchetti Synaptic" ed installate "fretsonfire", con tutte le dipendenze che si porta dietro :)

Nel caso che non fosse presente nei repository della vostra distro lo potete scaricare da questa pagina.

Una volta installato il programma lanciamolo (in Ubuntu lo troverete sotto "Applicazioni -> Giochi"). Il consiglio adesso è seguire il tutorial (nonostante le abbondanti offese che vi farà la voce guidata :P).

Comunque i tasti sono gli [F1], [F2], [F3], [F4], [F5] e il pick è il tasto [Invio]. Impugnate la tastiera a mo di chitarra come nell'immagine sopra, e cominciate a suonare

Se volete scaricare ulteriori pezzi, potete andare sul forum del gioco e scaricarne quelle che preferite. Scrivo un piccolo tutorial per capire come installare nuove canzoni:
  • Create una cartella nella vostra home chiamata "frets_on_fire"
  • Estraeteci la cartella della canzone appena scaricata (supponiamo la cartella si chiami "canzone")
  • Supponendo che il vostro user sia "user" date in un terminale
    sudo mv /home/user/frets_on_fire/canzone /usr/share/games/fretsonfire/data/song
  • Adesso fate partire il gioco e troverete la canzone :)

Che il rock sia con voi!!
Leggi tutto...

| edit post

Questa (lunga :D) guida vi guiderà passo passo nella trasformazione grafica di Ubuntu in quella di Mac OS X.

Poche chiacchiere ed iniziamo! :D

Download:
Scaricate i temi Mac4Lin ed estraeteli nella vostra cartella Home.

Preparazione:
Dobbiamo verificare l'esistenza di alcune cartelle nella vostra home. Aprite la vostra Home e premete Ctrl + H per vedere i files nascosti, e verificate l'esistenza di .themes, .fonts, .emerald. Se non esistono createle :)

Installazione:
Muoviamoci nella cartella "Mac4Lin_v1.0_RC1" e facciamo partire lo script Mac4Lin_Install_v1.0_RC.sh scrivendo questi comandi in un terminale
cd Mac4Lin_v1.0_RC1
sh Mac4Lin_Install_v1.0_RC.sh
Adesso il desktop dovrebbe sembrarvi già più in stile Mac :D e già non è male... ma ancora c'è molto da fare!

Installazione Avant Windows Navigator:
Per funzionare, AWN ha bisogno di avere Compiz installato, quindi (se già non l'avete installato nel vostro Ubuntu) seguite la parte di guida blu, altrimenti saltate alla parte successiva

Andate su "Sistema -> Preferenze -> Aspetto" e cliccate sulla tab "Effetti Visivi" ed impostateli su "Aggiuntivi"

AWN è compresa già nei repository di Jaunty, perciò per installarla basta dare in un terminale il comando
sudo apt-get install avant-window-navigator
Una volta installata, dobbiamo configurarla, quindi andiamo su "Preferenze -> AWN Manager", e successivamente su "Themes". Clicchiamo "Aggiungi" e navighiamo fino alla cartella "Mac4Lin_v1.0_RC1 -> AWN" ed apriamo "Mac4Lin_AWN_v1.0_RC.tar.gz". Selezioniamola, clicchiamo "Applica" e chiudiamo.

Adesso dobbiamo eliminare il pannello inferiore (non ci servirà più). Basta cliccarci sopra con il tasto destro e selezionare "Elimina questo Pannello". Riempiamo il "buco" appena fatto :D Clicchiamo su "Applicazioni -> Accessori -> Avant Windows Navigator". Per Aggiungerci applicazioni basta trascinarne l'icona sulla Barra AWN.

Per far in modo che AWN parta ad ogni avvio, bisogna fare questa procedura. Andate su "Sistema -> Preferenze -> Applicazioni all'avvio", cliccate "Aggiungi" e poi inserite questi parametri
  • Nome: Avant Window Navigator
  • Comando: avant-window-navigator
Installare Caratteri Mac:
Adesso impostiamo i caratteri "smussati" del Mac. Andiamo su "Sistema -> Preferenze -> Aspetto" e successivamente sulla tab "Tipi di Carattere". Impostiamoli così:
  • Carattere per applicazioni: Bitstream Vera Sans Roman / 10
  • Carattere per documenti: AquaBase / 9
  • Carattere per scrivania: Trebuchet MS Grassetto / 9
  • Carattere per titolo finestre: Lucida Grande Bold / 9
  • Carattere a larghezza fissa: Andale Mono Normale / 10
  • Resa a schermo: Sfumatura Subpixel (LCD)
Installazione Global Menu:

Per32bit:
Scaricate questo file nella vostra Home. Adesso per portarlo in .deb dobbiamo usare un programmino chiamato alien, perciò scriviamo in un terminale
sudo apt-get install alien
sudo alien --scripts gnome-globalmenu-0.7.1-1.fc10.i386.rpm
Adesso abbiamo il file gnome-globalmenu-0.7.1-1.fc10.i386.deb nella nostra home. Facciamo doppio click su di esso ed installiamo!

Per 64 bit:
Procedura un pò più macchinosa. Apriamo un terminale, e scriviamo
gedit .gnomerc
Incolliamo nel file il seguente testo
# Uncomment to load the GTK module
export GTK_MODULES=globalmenu-gnome
# Uncomment to tell the GTK module to open a Gtk
# TreeView for all menus in the application you start.
# export GNOMENU_FUN=1
# Uncomment to disable global menu.
# export GNOMENU_DISABLED=1
# Uncomment to print a lot of debugging messages
# export GNOMENU_VERBOSE=1
# Uncomment to save the debugging messages to the given file.
# export GNOMENU_LOG_FILE=/tmp/gnomenu.log
# uncomment to disable the plugin for specific programs.
# export GTK_MENUBAR_NO_MAC="fast-user-switch-applet"
E salviamo.
Sempre nel terminale diamo
gksu gedit /etc/apt/sources.list
ed alla fine del file appena apparso scriviamo
deb http://ppa.launchpad.net/globalmenu-team/ubuntu intrepid main
Salviamo e chiudiamo. Poi aggiorniamo la lista applicazioni con
sudo apt-get update
Ed installiamo con
sudo apt-get install gnome2-globalmenu
Per tutti:
Adesso che abbiamo installato global menu, dal pannello superiore, eliminiamo le icone di avvio rapido e il menu (quello con scritto Applicazioni Risorse Sistema) cliccandoci sopra con il destro e premento "Rimuovi dal Pannello".

Adesso clicchiamo con il destro in un punto vuoto del pannello e selezioniamo "Aggiungi al Pannello" e poi clicchiamo su "Cerca file..."
Adesso clicchiamo in alto a sinistra del pannello col destro, ed aggiungiamo "Global Menu Panel Applet". Tranquilli se cliccando aggiungi non vedrete nulla!! Ora lo aggiustiamo :)
Cliccate col destro dove "dovrebbe essere" il Global Menu e selezioniamo "Impostazioni" e poi spuntiamo "Modulo GTK+" e de-spuntiamo "Icone"

Adesso dovrebbe funzionare ;)

Cambio Cursore:
Andiamo su "Sistema -> Preferenze -> Aspetto" e clicchiamo su personalizza e poi sul tab "Puntatore" e scegliamo il puntatore di Mac4Lin.

Finestra d'Accesso:
In "Sistema -> Preferenze -> Finestra d'accesso" in "locale" scegliamo la finestra d'accesso di Mac4Lin.

Bene! Dovremmo aver finito :) Riavviate e godetevi il vostro desktop stile Mac! Se ci dovessero essere problemi lasciate un commento e vi aiuterò :)
Leggi tutto...

| edit post

Cercando soluzioni per configurare la posta di Hotmail su Ubuntu in iternet, si trovano solo guide che passano per programmi terzi come gotmail o freepops.

Ma esiste una soluzione alternativa, molto più semplice.

Apriamo Evolution, andiamo su "Modifica -> Preferenze -> Account di Posta" e clicchiamo Aggiungi
Adesso impostiamo i parametri così

  • Nome completo: Proprio Nome
  • Indirizzo Email: Propria Email di Hotmail
  • Clicchiamo Avanti
  • Tipo di Server: POP
  • Server: pop3.live.com
  • Nome Utente: Email Hotmail Completa
  • Sicurezza: SSL
  • Tipo Autenticazione: Password
  • Clicchiamo Avanti
  • Le opzioni vanno configurate a piacere, poi cliccate Avanti
  • Tipo di server: SMTP
  • Server: smtp.live.com
  • Sicurezza: TSL
  • Tipo: Login
  • Nome Utente: Email Hotmail Completa
  • Clicchiamo Avanti
  • Impostiamo il nome che vogliamo venga visualizzato quando mandiamo un email e clicchiamo Avanti
  • Adesso clicchiamo Applica
Fatto ciò potrete iniziare a scaricare la vostra posta cliccando Invia/Ricevi
Attenzione! Inizialmente tutte le email che ci sono sul server verranno lette come "non lette", ma poi tutto funzionerà alla grande!!

Buona e-scrittura :)
Leggi tutto...

| edit post

Il mio nuovo HP

Posted on 13:18, under ,

In questi giorni sono stato un pò assente, essendo stato impegnato con il trasloco (si torna all’università :P) e altre cose.

Torno però con una novità! Sto per passare a mio fratello il mio vecchio HP dv6700, che mi da problemi di surriscaldamento (dopo 1 oretta di utilizzo si spegne), e torno alla ribalta con il mio nuovo HP Pavillion dv6-1124el.

1124elEcco la scheda tecnica:

Processore: Intel Core 2 Duo P8600, 2.4 GHz, 3MB cache L2, FSB 1066 MHz
Memoria: 4096 MB DDR2
Schermo: 15.6 pollici WXGA HD (1366 x 768) HP High Definition BrightView
Scheda Video: ATI Mobility Radeon HD4650, 1024MB dedicati
Hard Disk: 320 GB SATA 5400 rpm
Drive Ottico: Combo DVD-RW/Blu Ray Super Multi
Porte: 4 x USB 2.0, 1 x HDMI, 1 x eSATA, 1 x VGA, 1 x RJ45, 2 x Uscita Cuffie, 1 x Ingresso Microfono, 1 x Firewire IEEE 1394, 1 x Infrarossi (telecomando), 1 x Docking, 1 x Express Card 54/34, Lettore Supporti Digitali 5in1 (Secure Digital, MultiMedia, Memory Stick, Memory Stick Pro, xD Picture)
Networking: WiFi 802.11a/g/n, Gigabit Ethernet LAN 10/100/1000Mbps
Sistema Operativo: Microsoft Windows Vista Premium Edition (soon Ubuntu 9.10)
Batteria: Li-Ion 6 celle
Dimensioni: 378.5 x 258 x 40 mm
Peso: circa 3 Kg
Garanzia: 2 ann1
Altro: Webcam 1.3MP, Altoparlanti Altec Lansing, Telecomando, Tastierino Numerico

Diciamo che come computer non è malaccio, mi dispiace solo di doverlo tenere con Vista, ma sto pensando di metterci Ubuntu quando uscirà la 9.10, per ora al max lo installo con Wubi. Nota: la tastiera di questo computer da una sensazione spettacolare al tocco!

Ecco il pc al momendo del dis-imballaggio:

DSCF0001 Ed eccolo alla messa in moto:

DSCF0005 Si comporta molto bene, e nonostante il sistema operativo è un pc molto scattante. Adesso sto scaricando la ISO di Ubuntu 9.04, tra poco lo installo con wubi e vi faccio sapere come si comporta la distro made in Canonical con il riconoscimento dell’hardware di questo pc.

Leggi tutto...

| edit post